Stai pensando di aprire una Partita IVA come Personal Trainer? Scopri come fare e i requisiti richiesti dal Regime Forfettario.

Avviare una Partita IVA da Personal Trainer è indubbiamente il modo migliore per svolgere questa attività da libero professionista, senza rischiare alcun problema con il Fisco.

Il Personal Trainer è una figura ormai diffusamente presente nelle palestre, nelle piscine e nei centri fitness in generale. 

Questo professionista si occupa di seguire atleti e amanti dello sport durante le loro sessioni di allenamento, consigliando gli esercizi migliori e alimentazione in base agli obiettivi prefissati.

Il passo più ambizioso per chi svolge la professione di allenatore personale è quello di mettersi in proprio, aprendo uno studio di Personal Training o decidendo di lavorare come freelancer. In entrambi i casi, i guadagni potrebbero essere davvero molto sostanziosi. 

Ma come inquadrare questa attività a livello fiscale? Aprendo una Partita IVA. In questo articolo ti spiegheremo come muoverti nel misterioso mondo delle Partite IVA e avviare una propria attività di Personal Trainer

Continua a leggere e scoprirai quali sono gli step necessari e i costi da affrontare per un percorso professionale nel mondo del fitness.

Apertura Partita IVA forfettaria Personal Trainer: cosa devi sapere

In linea puramente teorica, si potrebbe svolgere il lavoro di personal trainer senza Partita IVA, purché in modo occasionale e rimanendo con le prestazioni al di sotto dei 5.000 euro di incassi lordi nell’anno solare.

Limite che difficilmente un allenatore personale professionista riuscirebbe a rispettare. Ecco perché una Partita IVA è necessaria se vorresti svolgere l’attività di Personal Trainer in maniera seria, continuativa e professionale.

L’apertura della Partita IVA per Personal Trainer segue modalità simili  di qualsiasi altra attività professionale. Cosa ti servirà, dunque, per aprire la tua Partita IVA forfettaria

  1. Scelta del regime fiscale;
  2. Codice Ateco.

Il Regime forfettario è quello più indicato a fronte delle diverse agevolazioni previste per i primi 5 anni di attività. Il Codice Ateco che inquadra una Partita IVA da Personal Trainer, invece, è 85.51.00 - "Corsi sportivi e ricreativi"

Il codice comprende attività di:

  • formazione sportiva (calcio, baseball, basket, cricket eccetera);
  • centri e campi scuola per la formazione sportiva;
  • corsi di ginnastica;
  • corsi o scuole di equitazione;
  • corsi di nuoto;
  • istruttori, insegnanti ed allenatori sportivi;
  • corsi di arti marziali;
  • corsi di giochi di carte (esempio bridge);
  • corsi di yoga.

Ora che hai chiaro il quadro generale per aprire Partita IVA da Personal Trainer soffermiamoci sui costi.

Personal Trainer: tasse e costi Partita IVA

Personal Trainer e Partita IVA. Una scelta inevitabile, ma che spesso spaventa al pensiero dei costi da affrontare

Innanzitutto, non c’è nessuna spesa da sostenere per l’apertura della Partita IVA, soprattutto se si decide di aprirla online, occupandosi personalmente mediante l’invio della modulistica alla Agenzia delle Entrate. 

Le uniche spese di avvio e gestione sono quelle da affrontare se si decide di affidarsi a un commercialista, che si occuperà del disbrigo di tutte le pratiche richieste.

Se possiedi i requisiti per accedere al Regime Forfettario e usufruire dell’agevolazione del 5% dell’imposta sostitutiva per i primi 5 anni di attività (15% per i successivi), le tasse saranno contenute.

Per questa attività il coefficiente di redditività è del 67%. Dunque, dal tuo fatturato totale (che non deve superare i 65.000 euro l’anno) potrai eliminare una percentuale del 33%.

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