Cerchi informazione sul Regime Forfettario per Start-up? Scopri come funziona e come pagare solo il 5% di tasse.

Anche per il 2021, e con ogni probabilità anche nel 2022, chi apre una nuova attività ha la possibilità di accedere al Regime Forfettario per Start-Up.

Se hai finalmente deciso di metterti in proprio e aprire una Partita IVA, ma sei spaventato dall’ammontare dei costi di gestione, aderendo al Regime Forfettario start-up nel 2021, potrai usufruire di una tassazione molto vantaggiosa.

Questo regime di tassazione agevolata, infatti, è stato pensato dal Legislatore nell’ottica di favorire l’avvio di nuove imprese che non hanno ancora un elevato volume d’affari e che dispongono di diversi requisiti.

Se hai intenzione di procedere alla richiesta di Partita IVA per lavorare come fotografo freelance oppure come professionista del web, questo articolo farà al caso tuo.

Continuando a leggere, infatti, potrai conoscere cosa comporta  - a titolo di vantaggi fiscali - il Regime Forfettario agevolato per start-up e quali sono i requisiti da possedere per potervi accedere.

Regime forfettario start-up: come funziona

Il Regime Forfettario è un regime fiscale che, attualmente nel 2021, offre diversi vantaggi e benefici non solo a livello dei minori adempimenti fiscali e burocratici da assolvere, rispetto al Regime Ordinario.

Infatti, il lavoratore autonomo e il libero professionista che accedono al forfettario sono tenuti a versare al fisco un’unica imposta sostitutiva sul reddito imponibile con aliquota al 15%, a fronte di IRPEF, IRAP e altri tributi che invece gravano sulle spalle del contribuente ordinario.

L’apertura di una Partita IVA per Start-up innovative, comporta - come abbiamo accennato in precedenza - agevolazioni ulteriori, ovvero per i primi 5 anni di attività l’imposta dovuta è pari al 5%.

Accanto a questa riduzione, il Regime Forfettario Start-Up mantiene tutte le altre agevolazioni del forfettario:

  • Franchigia IVA;
  • Esonero fatturazione elettronica (almeno fino alla fine del 2021);
  • Contabilità semplificata;
  • Possibilità di riduzione del 35% dei contributi previdenziali (per i forfettari iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS;
  • Minori adempimenti burocratici (nessun obbligo a registrazione delle fatture e niente Esterometro  e studi di settore).

Questo regime, quindi, incentiva i giovani professionisti, artigiani o commercianti ad avviare una nuova attività e investire nel proprio futuro, senza dover affrontare costi e burocrazia eccessivamente gravosi. 

Ma quali sono i requisiti per poter accedere a tale Regime agevolato? Leggi il prossimo paragrafo.

Chi può aprire una Partita IVA per start up?

La riduzione dell’imposta sostitutiva dal 15 al 5% è normata e sancita dalla Legge n. 190/2014 al comma 65. Tuttavia, tale agevolazione, oltre ad essere limitata ai primi 5 anni di attività, può essere usufruita solo in presenza di alcuni requisiti.

I limiti di accesso alla Partita IVA per start-up e, quindi, alla riduzione dell’imposizione fiscale riguardano:

  1. Il contribuente, non deve aver esercitato, nei 3 anni precedenti la richiesta di apertura di Partita IVA agevolata, attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare;
  2. L’attività intrapresa, che non deve costituire una mera prosecuzione di una medesima attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo (è esclusa la  pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni).

Nel caso in cui venga proseguita un’attività già svolta in precedenza da altro soggetto bisogna sottostare a un’ulteriore limitazione.

Infatti, il totale dei relativi ricavi e compensi realizzati nel periodo di imposta precedente a quello in cui viene riconosciuto il beneficio, non deve superare il limite dei 65.000 € che consente di accedere al Forfettario.

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